CAZZARO, FAKE, COMPLOTTO, COMPLOTTARO, ecco le nuove parole di una pericolosissima deriva culturale: il bullismo degli adulti. ...
CAZZARO, FAKE, COMPLOTTO, COMPLOTTARO, ecco le nuove parole di una pericolosissima deriva culturale: il bullismo degli adulti.
Sono le nuove parole dette a mio avviso dette “ad cazzum” per non affrontare la dialettica, bollare come UNTORE portatore di sfiga e sventure, chi eventualmente SBAGLIA vedute, IGNORA dei fatti. Nello stesso identico modo come alcuni a scuola bullizzavano in classe altri chiamandoli direttamente o indirettamente SFIGATI o le SFIGATE o peggio.
E notate bene che non c’è nessunissima differenza tra il comportamento di bullismo infantile o adulto.
Ripeto a mio avviso questo approccio è una pericolosissima deriva culturale, che nega il fatto che tutti sbagliano, che tutti comprese le superstar scientifiche nella loro vita hanno sbagliato e/o preso delle cantonate anche galattiche.
Nega l’importanza che ha l’errore nella crescita, nel confronto,
nell’educazione.
Nega la possibile correzione attraverso la
dialettica, le spiegazioni, e le prove che man mano sopraggiungono.
Perché la dialettica è sempre a mio avviso l’approccio culturale socialmente efficace e più utile.
Il resto è:
- BULLISMO,
- NONNISMO,
- SCIENTISMO (nel senso di usare la scienza per bullarsi degli altri),
- DATTISMO (la nuova religione, nel senso di usare i dati per bullarsi degli altri).
Giusto così per creare altre parole “ad cazzum” e per un gusto sadico.
Perché c’è un senso di potenza nel bastoniamoli tutti.
A questo punto facciamolo fin da piccoli, perché il processo di apprendimento è ovviamente diverso da quando si è adulti a quando si è scolaretti. Affermazione ovviamente ironico, dato che è dimostrato essere identico, ma ai ragazzini/e spieghiamo le cose, mentre gli adulti vanno bastonati, bollati, umiliati, bullizzati e via dicendo.
Questa è una cosa che ho sempre combattuto fin dal tempo delle scuole, durante il militare, e nei miei corsi siano di ballo o apprendimento veloce, in ogni dove.
Nota bene so perfettamente che mi è più facile notarlo quando lo fanno gli altri e mi è più difficile rendermi conto quando lo faccio anch’io. Perchè incazzarsi inutilmente è un attimo. Mentre spiegare usando la dialettica è faticoso. Lo so.
Una cosa che amo fare con le persone a me più vicine e correggersi a vicenda, farsi da specchio, perché gli occhi degli altri ci permettono di meglio vederci da fuori e da tanti punti di vista diversi. Perché “guardarsi [aggiungo: solo] dentro rende ciechi” titolava un grande libro di Paul Watzlawick. L’autoreferenza senza confronto dialettico non è essere sociali e in società.
Poi ci sono le battaglie dialettiche, il dibattere, e questa è un’altra storia nella storia.
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