Quando qualcosa è gratis, e non capisci cos’è in vendita, la cosa in vendita sei TU, sui social lo sono anch’io, lo sono tutti. Ed è pr...
Quando qualcosa è gratis, e non capisci cos’è in vendita, la cosa in vendita sei TU, sui social lo sono anch’io, lo sono tutti. Ed è proprio così. Senza se e senza ma. Tutto ciò che CREIAMO QUI, tutti i nostri dati sono in vendita.
Notalo: la rete gli è sfuggita di mano.
Perché basta una narrazione diversa che ti sposta il punto di vista e finalmente ti vedi nella nella Caverna di Platone.
“Luca non so nemmeno ‘ndo sta la ‘sta caverna di Plutone”.
OK ti faccio un altro esempio, basta prendere una sola pillola rossa per uscire da Matrix.
“Luca Matrix non l’ho visto è poi Mentana non lo seguo cosa mi stai dicendo?”
Che basta vedere le cose da un altro punto di vista per accorgersi che quello che credevamo l’unica visione possibile del mondo in realtà non lo è.
“OK adesso credo di averti capito”.
Perché vedi la propaganda, la pubblicità possono ripetere milioni di volte
modelli sociali per farci credere che il pensiero corretto è solo uno. E
quello difforme è scorretto.
In questo modo il pensiero unico ripete
attraverso la propaganda le false verità del capitalismo: ovvero che tutto è
in vendita. Tutto.
EPPURE basta una narrazione che ti ricorda la verità dei fatti e cioè che ci sono cose che NON sono in vendita, che non sono negoziabili, l’amore, i diritti umani, i valori, l’importanza del sapere, il libero accesso alla cultura, il diritto di pensiero ed espressione, comprese le opinioni da bar da zittire come affermava Umberto Eco, quindi anche il diritto a sbagliare. Ci sono cose che non sono in vendita come la LIBERTA’ di condividere il proprio sapere perché senza NON ESISTEREBBE LA COMUNICAZIONE, con buona pace dei cazzari che vogliono imporre su tutto il copyright!
Basta una narrazione diversa che ti fa accendere una lampadina, cioè la speranza in una possibile realtà diversa, nella quale la propaganda capitalistica sono come il fantasma formaggino, il babau, possono sparire perché non ci facciamo più fermare da loro.
Ecco perché è necessario riflettere in tal senso.
Per capire quanto era diverso in passato, quando questa cultura che abbiamo oggi non c’era qui 2 generazioni fa. E chi non ha memoria del passato non sa di commettere errori già commessi.
E per capire perché la pluralità della comunicazione è importante. Perché il confronto, che comprende il DI-BATTERE che comprende la disomologazione dal pensiero unico capitalistico che comprende una molteplicità di opinioni: è ricchezza.
Mentre l’opposto è una povertà culturale estrema, il conformismo, che vuol dire “con=insieme inteso come unica-forma”.
Nota che uniformarci ad un unico pensiero, come il SI VAX, NO VAX, MA VA FAN VAX, sono bugie per rendere IMMUNE IL GREGGE.
E dove c’è un gregge c’è un PASTORE. E il pastore che sembra voler proteggere il gregge dai lupi, lo fa perché a tosarli, a scuoiarli, macellarli e mangiarseli o venderli deve essere lui.
“Ma Luca di cosa stai parlando, non ti seguo.”
Di modello sociale unico. Di modello di comportamento corretto. Di pensiero unico. Di modello economico unico. In definitiva di CAPITALISMO. Che è il modello socio-economico occidentale, quello uscito vincitore dal ‘900, quello che detta le regole di tutto.
Perché se ti parlassi di un MONDO che funzionasse al contrario dove la collettività ti pagasse per creare (un modello di società organizzato completamente al contrario del Copyright), e ti pagasse per diffondere ciò che tu hai creato (un modello contrario a quello della GDO, Grande Distribuzione Organizzata), invece di spendere tu per creare e provare a guadagnare vendendo la tua creazione e alla GDO alla collettività, mi crederesti un pazzo visionario.
Questo riesce a fare il pensiero unico. A farci credere che possa esistere un unico modello sociale economico, a farci credere che sia giusto. A farci credere che i poteri dello Stato sono 3, e che il potere economico non debba essere controllato da regole di ridistribuzione democratica perché è la mano invisibile a regolare il mercato. Invisibile come lo è ad un cavallo con i paraocchi la guida del cocchiere. Il pensiero unico riesce a farci credere CHE SIA GIUSTO E CORRETTO che meno dello 0,1% della popolazione mondiale possa concentrare più ricchezza e quindi essere più ricca del restante 99,9%.
E il pensiero unico riesce a farci credere che se noi non riusciamo ad essere quello 0,1% è colpa nostra. Ed i pazzi sono quelli che vogliono rovesciare il modello, o anche solo a proporre una strada diversa.
La rete toglie i paraocchi perché il confronto delle idee, dei modelli toglie il paraocchi. Perché in rete non hanno il controllo della condivisione e diffusione delle idee. Non hanno il controllo di come noi possiamo far circolare velocemente le idee.
Ecco una volta tanto fermatevi a pensare che se in una società la TV di Stato non sia conosciuta soprattutto per la diffusione della cultura dell’importanza del confronto e del dibattito, allora diffondere questa scintilla creativa di un mondo diverso aspetta a noi.
Detta in sintesi: condividiamo più spesso anche cultura, non solo “cose leggere, per alleggerire” (come sento usare spesso dire).
Perché il contrario di pesante non è solo alleggerire, il contrario può essere crescere, e “crescere” che deriva dalla parola: “creare”.
E giriamo sempre intorno a questa parola: creare, che a sua volta deriva da fare. Se crediamo che solo uno sia il pensiero corretto, quanta poca fantasia si ritrova oggi questo mondo?
Che fare? Cioè cosa creare? La fantasia, cioè la creatività è un muscolo, meno la alleniamo e meno possibilità di fare avremo, più la alleneremo e più ci sorprenderà.
“Luca … non so se riesco a seguirti.”
Non ti preoccupare, ci alleneremo ancora, e ancora, e ancora, perché la ripetizione è la maestra delle capacità.
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