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Il lato oscuro dei risultati di ricerca.

È corretto lasciare scegliere ad un privato (GOOGLE) come determinare quali sono i criteri criteri di autorevolezza che determinano i risult...

È corretto lasciare scegliere ad un privato (GOOGLE) come determinare quali sono i criteri criteri di autorevolezza che determinano i risultati di ricerca?

Detta in altro modo google decide come è perché un risultato è primo nei motori di ricerca.

Questo influisce e plasma la cultura contemporanea.

Ciò che sparisce dai risultati di ricerca MAI emergerà come cultura POP (popolare).

Per determinare l'autorevolezza di uno studio scientifico l'UOMO, dopo centinaia di anni di discussioni ha deciso un metodo chiamato di "revisione tra pari".

Nessuno, al di fuori di Google, ha accesso ai criteri di come google rende primi determinati risultati, o ne fa praticamente scomparire altri.

O meglio tantissimi hanno analizzato cercando di fare ingegneria inversa del funzionamento di Google ma nessuno ha certezza del funzionamento. Ma non è questo il punto.

CITO. -------
Il sapere scientifico è una conversazione.

Le comunità di studiosi, ricercatori o professionisti si impegnano nel sostenere una discussione prolungata nel tempo con nuove intuizioni e scoperte che si realizzano via via come risultato di varie prospettive e interpretazioni.

La ricerca negli ambiti universitari o professionali è una pratica discorsiva nella quale le idee vengono formulate, dibattute e soppesate le une rispetto alle altre in un arco temporale esteso.

Invece di andare alla ricerca di risposte disgiunte a problemi complessi, gli esperti comprendono che un dato tema può essere caratterizzato da diverse prospettive in contrasto tra loro come parte di una conversazione in corso in cui creatori e utilizzatori di informazione si incontrano e ne negoziano il significato.

Gli esperti comprendono che, nonostante alcuni ambiti abbiano risposte “definite” attraverso questo processo di conversazione, una domanda può non avere una singola e incontestabile risposta. ------- FINE CITAZIONE

Rileggiamo l'ultima parte:
UNA DOMANDA PUÒ NON AVERE UNA SINGOLA E INCONTESTABILE RISPOSTA.

Quando facciamo una DOMANDA a Google, GOOGLE CI RISPONDE CON SICUMERA CERTEZZA qual è la risposta per GOOGLE. Scaricando sui backlink cioè sugli utenti, la maggior parte di "autorevolezza" di un risultato di ricerca.

Un approccio "scarica barile" un po' come il nostro governo non sapendo come risolvere la questione scuola ad un certo punto ha affermato che i Presidi potranno decidere come comportarsi.

In termini di approccio Google non è difforme, quando gli è stato chiesto "come indicizza i risultati di ricerca".

La questione che sollevo non è banale, perché i risultati di ricerca di GOOGLE DETERMINANO LA CULTURA POP (popolare) della nostra epoca.

La comunità scientifica, le università in modo congiunto e sinergico, dovrebbe LORO proporre un'alternativa al motore di ricerca, rendendo TRASPARENTI i criteri di indicizzazione.

Rendendo "DISCUTIBILI" i risultati perché notate google scarica sui backlink la maggior parte dei risultati di ricerca, ma non si è mai aperta, al contrario di YOUTUBE che usa un motore di ricerca analogo, al giudizio degli utenti dei risultati di ricerca proposti da google, ad esempio con un modello di LIKE e DISLIKE.

Wikipedia è un tentativo più democratico di GOOGLE su come viene gestita "l'INFORMAZIONE" che determina a sua volta la cultura popolare.

Certo è un modello migliorabile, perché i modelli "perfetti" non esistono. Tuttavia la gestione dell'informazione su Wikipedia è decisamente più "trasparente".

L'argomento, è vasto, non è semplice, quello che certo di lasciarvi da tutto ciò è la seguente domanda:
se faccio una interrogazione su un motore di ricerca, è google ha la maggioranza assoluta delle ricerche nel web, chi, come, in base a quali criteri, ottengo una risposta?

Se nella scienza i criteri sono trasparenti e discussi, perché non abbiamo altrettanto per ciò che determina la nostra cultura contemporanea?

Perché ricordo che l'obiettivo di GOOGLE è il profitto, non persegue come la scienza la conoscenza "certa", o meglio, "accertata" e "accertabile".

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