Top

HIDE

Snippets NO!

FALSE

Pagine

Ecco come BREVETTI e ROYALTIES sono diventati il VIRUS dell'umanità. Un modello diverso è possibile.

Abbiamo Bisogno di Buone Notizie: IN SINTESI: • Ospedale di BRESCIA scorta di valvole necessarie per il funzionamento di uno strumento...

Abbiamo Bisogno di Buone Notizie:

IN SINTESI:
• Ospedale di BRESCIA scorta di valvole necessarie per il funzionamento di uno strumento di rianimazione stava finendo
• l’azienda produttrice non ne ha disponibili
• ricercatori che usano stampanti 3D chiedono il modelllo 3D all’azienda per produrlo in loco
• l’azienda produttrice da risposta negativa e minaccia di denuncia per violazione brevetto

La Buona Notizia è:
• i ricercatori misurano e ricreano un modello simile in 6 ore, costo materiali 1 euro versus costo valvola dell’azienda produttrice 10.000 Euro.

Ecco cosa possiamo imparare da questo caso e perché i Brevetti e le leggi che li proteggono sono diventati un VIRUS anche mortale per la società.

In dettaglio:
Abbiamo Bisogno di Buone Notizie: eccone un’altra che ha in sé un’elemento in più che questa volta vi farà riflettere a riguardo di una cosa sulla quale scrivo da anni. Questa è la storia riportata da Businessinsider (quando avrete finito di leggere qui cliccate comunque sul link, così il giornale avrà un ritorno in termini di pubblicità Ads della pagina visto il servizio che ha dato):

[…] giovedì l’ospedale di Chiari (Brescia) era in emergenza nell’emergenza: i sanitari si erano infatti resi conto che la scorta di valvole necessarie per il funzionamento di uno strumento di rianimazione stava finendo e che il produttore non avrebbe potuto fornirle in tempi brevi, visto che le scorte sono esaurite da tempo.[…] È stato a questo punto che il network scientifico creato da Temporelli si è attivato […] ha attivato la rete dei “makers” e dei Fab lab della zona, cercando la possibilità di stampare quel pezzo in 3D in loco, visto il divieto di spostamento. […]

Serviva infatti un maker di Brescia che si incaricasse della produzione fisica. Dopo decine di telefonate, ha risposto all’appello Cristian Fracassi, giovane ingegnere dei materiali, imprenditore bresciano attivo nel mondo della stampa 3d, titolare di un’azienda nata da poco che oggi conta 14 persone.

«Lui e i suoi collaboratori si sono recati in ospedale a Chiari ieri mattina (venerdì, ndr) e dopo aver chiesto all’azienda produttrice i file 3D per stamparli e aver ricevuto risposta negativa – anzi hanno ricevuto anche minacce di denuncia per violazione brevetto – il pezzo è stato misurato, quotato, ridisegnato, quindi stampato in 3D con tre tecniche (FDM, SLS; SLA). In questo momento la valvola è in fase di testing. Sono tutti molto ottimisti e sperano di dare buone notizie entro la giornata…», spiega Temporelli a Business Insider Italia.

Da quando Temporelli ha ricevuto la telefonata dalla giornalista a quando il pezzo era pronto erano passate poco più di sei ore. Una cosa fantascientifica in un’Italia bloccata dalla quarantena.

«Naturalmente siamo ora in fase di prova», sottolinea Temporelli, «e sicuramente si tratta di un pezzo non certificato, ma non avevamo alternative! L’emergenza è stata tamponata grazie alla tecnologia e lunedì sapremo se la nuova valvola funziona perfettamente». Inoltre, aggiunge, «il costo del pezzo è di circa 1 euro, rispetto a quello originale che ne costa 10 mila, il quale comunque non è disponibile». […]

RILEGGIAMO QUESTO:
dopo aver chiesto all’azienda produttrice i file 3D per stamparli e aver ricevuto risposta negativa – anzi, hanno ricevuto anche minacce di denuncia per violazione brevetto

E QUESTO
il costo del pezzo è di circa 1 euro [1 SOLO FOTTUTO EURO NON VALEVA LA PROTEZIONE DELLA VITA UMANA PER L’AZIENDA PRODUTTRICE CHE SPECULAVA SUL PEZZO IN UNA SITUAZIONE SIMILE], rispetto a quello originale che ne costa 10 mila.

SONO ANNI che vi scrivo che i BREVETTI, il COPYWRITING e simili sono IL CANCRO della CULTURA UMANA. Perché fanno leva nel modo più sbagliato sull’avidità e il profitto. E quando scrivo questo, coloro che non hanno mai ragionato per 1 minuto su modelli economici alternativi iniziano a parlare a sproposito. Nell’epoca in cui siamo, i BREVETTI sono ciò che crea mercati monopolizzati da singole imprese e porta nelle mani di pochissime pochissime persone ricchezza e controllo di un aspetto del mercato. Questo è esattamente ciò che va contro alla collaborazione tra le persone, le aziende, gli stati, ed i popoli e frena la divulgazione e crescita culturale dell’intera umanità. I Brevetti e le Royalties sono TASSE e IMPOSTE culturali. La collettività dovrebbe imporre delle “controtasse” e imposte di stessa misura verso coloro che ci vogliono imporre catene culturali ed economiche. Perché costoro dimenticano che tutta la cultura ricevuta, dal linguaggio che serve per ragionare in poi (senza il quale nulla sarebbe stato possibile), è stata data dalla collettività intera.

Nel momento in cui affermo questo, in genere la prima reazione di chi vive e specula con brevetti e royalties è di aggressione verso le mie affermazioni, perché quest’ultime ovviamente aggrediscono la loro fonte di ricchezza. Vedete, non c’è l’ho con voi che vi approfittate delle Regole economiche e legislative, anche se usate la vostra forza economica per crearvi regole sempre più favorevoli alla diffusione del vostro modello economico, e quindi sociale, che vi rende sempre più ricchi e in posizione sempre più dominante. A un punto tale che meno dell’1% della popolazione mondiale, grazie a questa cultura economica e legislativa, ha più ricchezza del 99% del resto della popolazione. Voi siete i furbi, gli scaltri, gli intelligenti, i capaci d’ingegno. Non scrivo a voi, perché se foste stati minimamente empatici non avreste fatto scrivere leggi che rendono il vostro potere sempre più forte, intoccabile, quasi indiscutibile.

Scrivo all’altro 99%, perché un altro modello Legislativo e quindi economico è possibile. Se continuiamo a premiare la logica della tutela dei diritti del BREVETTO e relative ROYALTIES, le aziende come quella dell’articolo avranno sempre ragione – per legge – di produrre una valvola che si può fare in 3D ad 1 EURO, venderla al sistema sanitario nazionale a 10.000 EURO e MINACCIARE di denunciare coloro che violeranno il brevetto, anche se quella violazione salverebbe innumerevoli vite in stato di estremo bisogno. E questo è un singolo caso. Come questi per quanto riguarda la sanità a livello mondiale ce ne sono tantissimi. Farmaci salvavita che costano centinaia di migliaia di dollari. Medicine che non possono essere prodotte nei paesi poveri, paesi che ne avrebbero un drammatico bisogno.

Un altro modello legislativo economico è possibile: un modello nel quale i ricercatori capaci siano premiati ugualmente e abbiamo una vita gradevole, con tutti i confort necessari, senza far scattare in loro il VIRUS dell’AVIDITA’ FOLLE.

Un altro modello legislativo economico, soprattutto in quest’epoca in cui la VALUTA CORRENTE viene creata dal nulla e i mercati finanziari valgono più di 50 volte i mercati mercantili (mercato reale di merci e servizi). Un modello che preveda che la collettività intera sostenga tutti i ricercatori e produttori attraverso l’emissione di valuta, invece di premiarne pochissimi e sfruttarne la maggior parte con stipendi da fame.

Un modello che preveda l’IMPOSSIBILITA’ di chiedere ROYALTIES alla collettività. Un modello nel quale vengano PREMIATI dalla collettività, sia in termini economici e soprattutto in termini di notorietà sociale, coloro che divulgano e collaborano quanto più possibile; premiati attraverso l’istituzione di un riconoscimento, simile al NOBEL, o meglio più simile al Premio GIAPPONESE PER IL MIGLIORE MIGLIORAMENTO CONTINUO (KAIZEN). Questo tipo di cultura portò il Giappone da nazione distrutta a seguito della seconda guerra mondiale a diventare uno dei leader sui mercati in meno di una generazione.

Se state intravvedendo il reddito di cittadinanza, sì, è qualcosa di simile: è un reddito di ricerca, sviluppo e condivisione, con fondi dati dalla collettività a tutti gli studi di ricerca. Fondi creati dalla BANCA CENTRALE COLLETTIVA, banca di ULTIMA ISTANZA che stampa valuta corrente. In questo modello non è la BANCA a decidere a chi devono essere dati i fondi. Una quantità di fondi deve essere data sempre a fondo perduto (il che non ha nessun impatto inflattivo, dato che il mercato FINANZIARIO oggi vale più di 50 pianeti terra del Mercato mercantile). Mentre fondi più importanti con questo modello verrebbero erogati in base alla valutazione di una comunità di ricerca, in base agli studi prodotti e soprattutto in base alla quantità di lavoro collaborativo che il progetto produce. In questo modo, verrebbero premiati ricerca, collaborazione, condivisione, lavoro e progresso – sia culturale che tecnologico-scientifico. E questo è solo l’inizio della spiegazione di questo modello.

FOLLIA DI UN SOGNATORE?

PERCHE’ NON VI SEMBRA UNA INGIUSTA FOLLIA CHE ORA, ATTRAVERSO LO SFRUTTAMENTO DEI BREVETTI, L’1% DELLA POPOLAZIONE MONDIALE CONCENTRI E DETENGA PIU’ RICCHEZZA DEL RESTANTE 99%?

Nessun commento