“Vaccini si o no? Sono OK o non sono OK?” Alcuni rispondono fidatevi della scienza. Devono decidere gli scienziati. La scienza non è democra...
“Vaccini si o no? Sono OK o non sono OK?”
Alcuni rispondono fidatevi della scienza. Devono decidere gli scienziati. La scienza non è democratica.
Ed in tal caso rispondo che intanto ridurre la questione a Si o No a OK o non OK non è un approccio scientifico. E Vorrei mostrarvi perché non è solo un problema scientifico, quanto politico, della magistratura, ed economico.
Intanto è più corretto porsi le domande sotto questa forma:
• Quali Vaccini sono OK e quali No. E perché si e perché no?
Non possiamo usare un sistema riduttivo di scelta perché come da casi documentati i vaccini possono come reazione avversa trasmettere la stessa malattia che si cerca di curare oltre ad altre reazioni avverse. Detto questo vediamo che sarebbe il caso di chiederci
• relativamente ai Vaccini OK, quando vanno somministrati?
Età? Perché iniziare a 2 mesi di vita se il bambino è coperto con gli anticorpi della madre in quella fase?
• Prima di somministrare i vaccini vogliamo verificare se gli anticorpi sono già presenti o meno? Altrimenti chi vaccina risulta ovvio che non interessa realmente l’immunità della persona e della collettività, ma soltanto vendere un vaccino pagato dallo Stato.
• Vogliamo verificare in che stato è il sistema immunitario e probiota? (Perché uno non esiste senza l’altro).
• Immunità di gregge, se la citano che citino le prove scientifiche perché chi le ha cercate (il prof. Montanari) non ha trovato nulla andando indietro nella letteratura scientifica fino a 40anni fa. Se non ci sono che si avvii una ricerca ma che non si usino arbitrariamente. Siamo passati dal 55% al 95% come dato citato per l’immunità di gregge in modo del tutto arbitrale negli anni.
• Quale produttore di Vaccini è OK e quale no (relativamente agli inquinanti presenti nei vaccini trovati, facciamo fare una bel controllo dai NAS, istituiamo una commissione di inchiesta, chiediamo vaccini puliti da inquinanti visto che esistono dome rilevato sempre dallo stesso Montanari).
• Quando i vaccini vanno usati e quando è sufficiente una profilassi?
• Togliamo i privilegi dei vaccini rispetto ai farmaci che per l’autorizzazione sono esentati da test in doppio cieco?
• Sarebbe il caso di creare un organo indipendente che effettua i test in doppio cieco non sovvenzionato dalle case farmaceutiche ma dagli stati?
• Farmacovigilanza: come risolviamo il problema della correlazione diretta almeno sul medio periodo dato che i casi di correlazione diretta per legge sono limitati a reazioni avverse accertate entro 36 ore dal vaccino quando gli stessi effetti collaterali sono descritti che possono avvenire anche settimane dopo?
• In caso di reazioni avverse e richiesta risarcimenti facciamo in modo che i genitori non debbano come scritto nella legge presentarsi ad una commissione militare, senza avvocato. Diamo un servizio civile e di assistenza a queste famiglie già distrutte dal dolore?
• In caso di reazioni avverse facciamo in modo che rispondano in solido le case farmaceutiche e non solo lo Stato?
E non ho ancora trattato 2 questioni spinose:
L’IDEA FALLACE DELLA COPERTURA.
I vaccini non durano per sempre durano da 2 a 10 anni dopo di che non si è protetti, bisognerebbe fare dei richiami (tutta la vita?), tant’è che anche con una copertura del 100% i casi di epidemia di Morbillo ci saranno ugualmente per 2 motivi:
1° morbillo preso direttamente dal vaccino.
2° i bambini vaccinati sono infetti entro i primi giorni e possono infettare adulti non più coperti dai vaccini.
3° infezioni di morbillo da casi che hanno preso il morbillo dal vaccino e hanno infettato persone vaccinate ma non più coperte.
4° casi di morbillo portati da stranieri non vaccinati che infettano persone vaccinate ma non più coperte.
Dato che si ragiona in caso di malattie come in guerra di morti a causa del fuoco amico, dobbiamo porci la questione siamo disposti ad accettare quanti morti per fuoco amico (vaccini?) rispetto al numero di morti che potrebbe portare la malattia in caso di copertura vaccinale?
Anche questa domanda è fuorviante perché le risposte dipendono dai presupposti inseriti dalle domande.
Se poniamo la domanda in modo differente otteniamo di riflettere in modo differente, ovvero: come possiamo approcciare al problema in modo differente così da ridurre il più possibile le reazioni avverse e ottenere una buona copertura, e profilassi?
L’IDEA FALLACE DELL’OBBLIGATORIETÀ,
che risulta fallace già per quanto emerso nell’idea fallace della copertura.
Approcciare a problemi complessi come la protezione di una comunità non solo dalle malattie quanto dalle reazioni avverse dei vaccini, con soluzioni semplificate e massificate (vacciniamo tutti e chi ha reazioni avverse sono caduti per la patria) non è possibile, non è etico, non è accettabile per il livello di tecnologia che abbiamo raggiunto oggi, e questa è l’evidenza da cui partire a mio avviso.
Come vedi la questione non è solo scientifica, è politica, giudiziaria e scientifica ed economica.
Link:
Link relativo a quanto affermato dal prof. Montanari https://www.youtube.com/watch?v=Fimp11kDDOc&t=2823s
Link relativo a quanto alla mancanza di prove dell’immunità di gregge: vedi video di montanari
ed anche: http://www.comilva.org/leradicazione-della-polio-mediante-vaccinazione/
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